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sabato 3 dicembre 2022

Terrorismo e ...........

Qatar, Mondiali e Terrorismo. 

Lanciano minacce anche all'Italia e annunciano nuovi attacchi anti-occidentali, gli integralisti islamici. 

Lo Stato Islamico ha esordito subito esortando, su canali social pro-califfato, i propri seguaci ad attaccare il Paese del Golfo durante la manifestazione sportiva, con operazioni che potrebbero ricalcare il modus operandi seguito dalla maggior parte delle operazioni dello Stato islamico degli ultimi anni: attentati ispirati online ma materialmente eseguiti da individui anche senza connessioni personali con i leader e i quadri dell’organizzazione che fu di Abu Bakr al-Baghdadi. 

Anche al-Qaeda non ha fatto attendere proprie dichiarazioni, di carattere più vago e meno diretto, ricalcando la strategia più paziente, e di basso profilo, del gruppo. 

La propaganda di al-Qaeda si è scagliata contro il Paese organizzatore per aver accolto Paesi considerati dall’organizzazione come nemici della religione islamica e per aver portato corruzione nella penisola che fu del profeta Maometto.

Eppure, il Qatar è considerato da molte agenzie di intelligence occidentali come uno dei principali finanziatori statali del terrorismo internazionale.

Istituti bancari ed enti di beneficenza islamici del Paese sono ritenuti collegati a diversi gruppi terroristici affiliati di al-Qaeda come al-Shabaab e al-Qaeda nella Penisola Arabica, oltre a diversi gruppi islamisti coinvolti nella guerra civile siriana (tra cui anche l’ex Fronte al-Nusra, che nacque come branca siriana proprio di al-Qaeda).

Altresì è utile ricordare che il piccolo Paese arabo consente il rifugio a diverse personalità legate al terrorismo tra cui alcuni sanzionati dalle Nazioni Unite e inseguiti da mandato d’arresto internazionale dell’Interpol. 

Due esponenti di spicco di Hamas come Khaled Meshaal e Esmail Aniyeh, che continuano a propugnare lo scontro armato contro Israele, sono domiciliati nella capitale qatarina. Hamas e il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina, anch’esso con legami con l’establishment del Qatar, hanno in questi giorni elogiato gli attentati avvenuti lo scorso mercoledì a Gerusalemme, che hanno portato alla morte di due civili. 

Ciò ha poi causato critiche anche per la decisione del governo del Qatar di ospitare il predicatore islamico indiano Zakir Naik durante la manifestazione sportiva. 

Naik è noto per i suoi sermoni televisivi, considerati da alcuni Paesi (fra cui anche il Regno Unito, dove sono vietati) di vero incitamento all’azione. 

Le autorità antiterrorismo indiane hanno legato il nome di Naik anche all’attentato di Dhaka del 2016, dove un gruppo di terroristi affiliati allo Stato Islamico uccise ventiquattro civili nella capitale del Bangladesh, fra cui anche nove italiani.

Mentre anche singoli individui con residenza in Qatar sono sospettati di aver svolto un’attività di finanziamento, sia per lo schieramento qaedista sia per lo Stato islamico. 

Altre forme di finanziamento derivano anche dal pagamento dei riscatti dai rapimenti organizzati da gruppi legati al terrorismo jihadista. 

Il Qatar è infatti un importante broker, capace di usare la propria influenza per ottenere la liberazione di ostaggi, anche se a costo di milioni di dollari, che in passato sono finiti nelle casse di gruppi legati ai principali schieramenti della galassia jihadista, come già accennato in precedenti informative, proprio a firma del sottoscritto.

In un comunicato diffuso attraverso un sito filo-islamico su Internet, la "ala militare" del sedicente Esercito di "Jund al-Sham", gruppo radicale finora sconosciuto, avverte "i sostenitori del demonio, l'America, la Gran Bretagna e l'Italia, e tutti coloro che hanno profanato le terre dell'Islam", e li avverte di "essere pronti alla grande sorpresa" giacchè, è l'ulteriore monito, "l'operazione in Qatar" sarà "l'inizio". 

Come già per la nota di rivendicazione, che era contrassegnata sinistramente dalla dicitura "numero uno" e in cui si preannunciava un successivo e più circostanziato messaggio, l'autenticità del comunicato minatorio odierno non ha finora potuto trovare conferme o riscontri indipendenti, al momento, ma fonti d'intelligence sostengono la veridicità, quindi, teniamo alta l'allerta sul tema del terrorismo islamico, invitando il governo Italiano, a non abbassare la guardia, reclutando anche ulteriori esperti sul tema, se necessario, probabilmente siamo su di una bomba ad orologeria. 

2022.11.28.Rome.IT

EP 
Information Warfare, Security and Defense
International Risk & S.E.
Terrorism Expert
Intelligence Analyst

venerdì 31 gennaio 2020

Coronavirus e la Sicurezza Nazionale !

In Italia, è scattata l'emergenza sanitaria nazionale sul Coronavirus,  virus che la comunità mondiale cerca di ridurre ad una pandemia "naturale". 
Or bene, allora crediamo sia opportuno fare il punto in modo analitico. 
Il Wuhan National Biosafety Laboratory, la struttura in "questione", nata in collaborazione con la Francia, nel 2003, anno in cui scoppiò l’epidemia di Sars, è ospitata presso l’Accademia cinese delle scienze ed è stata pensata per aiutare scienziati e ricercatori cinesi a “prepararsi a rispondere a futuri focolai di malattie infettive”, secondo un rapporto del 2019, pubblicato dai Centri statunitensi per Controllo e prevenzione delle malattie (CDC). 
Difatti nel centro scientifico di Wuhan, designato al livello di biosicurezza 4 (BSL-4),  il massimo grado al mondo di bio-contenimento, sono studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo. 
I laboratori BSL-4 lavorano a contatto con Ebola, Nipah e la Crimea Congo, tutte malattie altamente trasmissibili e molto spesso fatali. 
I funzionari sanitari cinesi hanno classificato il nuovo coronavirus come una malattia infettiva di classe B, collocandola nella stessa categoria della Sars  e dell’Hiv.
Un  tale laboratorio deve essere tenuto in un edificio separato o in un’ala diversa e deve essere dotato di sistemi di filatrazione dell’aria e decontaminazione. Gli scienziati che operano in quei luoghi devono indossare tute pressurizzate per isolarsi dall’ambiente circostante, cambiare i loro vestiti quando entrano nella struttura, fare la doccia all’uscita e decontaminare tutti i materiali utilizzati durante la sperimentazione, secondo i CDC.
Secondo le nostre analisi, come anche la ricostruzione fornita dalla rivista di geopolitica Great Game India, il letale patogeno cinese sarebbe stato trafugato da scienziati cinesi in un laboratorio del Canada, l’LMN, il Laboratorio di Microbiologia Nazionale del Winnipeg, per poi essere spedito proprio al laboratorio di virologia di Wuhan, la città da dove è scaturita l’epidemia.
L’inquietante ipotesi darebbe una luce completamente diversa al caso dell’epidemia di Wuhan, ma per comprendere meglio cos’è accaduto occorre fare un passo indietro. 
Dany Shoham, esperto di guerre chimiche e batteriologiche dell’università Bar-Ilan, non ha esitato a definire le attività cinesi “altamente sospette per le loro ricerche su come utilizzare questi virus come armi batteriologiche.”
La stessa preoccupazione è stata manifestata da James Giordano, professore di neurologia all’università di Georgetown e anche lui esperto nel settore della guerra batteriologica, biologica e non convenzionale, per il commando per le operazioni speciali degli Stati Uniti.
Pertanto, vista la necessità di approfondire l'argomento, abbiamo scoperto che i permessi di ingresso al laboratorio canadese della dottoressa Xiangguo Qiu, di suo marito e degli altri membri del suo gruppo di ricerca, tutti ricercatori cinesi, vengono revocati e tutti gli scienziati vengono portati fuori dall’edificio.
Cosa è accaduto? 
Secondo la ricostruzione post nostre attività di "Intelligence", il gruppo sarebbe stato allontanato dall’LMN per le loro attività di spionaggio batteriologico.
Quindi la virologa cinese non sarebbe stata una semplice scienziata interessata agli studi sul coronavirus, ma qualcosa di peggio.
La dottoressa sarebbe stata o è, secondo le nostre fonti, un’agente del governo cinese con il compito di trasferire in Cina i campioni dei virus che stava studiando, i quali a loro volta avrebbero dovuto essere studiati per un loro potenziale utilizzo come armi chimiche.
Una nuova micidiale arma batteriologica o non convenzionale, potrebbe essere stata rilasciata da un laboratorio militare cinese, ma c’è già, chi pensa che sia stata più di una banale "svista"!!! 
In conclusione, visto questi riscontri, come è possibile che il Governo Italiano abbia sottovalutato, tali informazioni, come può aver consentito la libera circolazione di uomini e donne provenienti da quei quadranti, intesi come centro di sviluppo e contagio, come può non aver bloccato le frontiere via aerea, via mare e via terra, come può non aver allertato le Unità di Intervento preposte, come può non aver attivato i protocolli di sicurezza internazionale per le armi batteriologiche e non convenzionali, previsti nel protocollo Homeland Security, come può non aver allertato le Forze Armate avviando tutto quanto necessario per la Sicurezza Nazionale, come può aver solo questa notte decretato lo Stato di Emergenza Sanitaria Nazionale?
La Sicurezza della Repubblica Italiana come si realizza? 
Crea un emergenza e specula, questo è il segreto! 
Un paese in emergenza, è un sistema debole, un sistema debole è facilmente attaccabile, un sistema facilmente attaccabile è un sistema economico appetibile e di facile conquista. 
Quindi destabilizzare per conquistare, arricchirsi, questa è la terza guerra mondiale (?), senza armi da fuoco. 

#MilitarStrategy #BusinessStrategy #War 


EP
Security Specialist S.M.
Security Consultant H.S.
International Risk & S.E.
Terrorism Expert
CTU & CTP
Member of the Security Committee M.I
Expert Labor Law Expert - Scholar and Legal Researcher