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mercoledì 21 febbraio 2024

Boko Haram, Mafia Nigeriana, è attualità...

Boko Haram, Mafia Nigeriana e ................

Premesso che la mafia nigeriana così definita in Italia dai nostri servizi d'intelligence, non è altro che il braccio armato dell'organizzazione terroristica jihadista sunnita di origine nigeriana, denominata Boko Haram, nata nel 2002  come gruppo salafita-jihadista estremista che nel 2015 per mezzo del loro capo Abubakar Shekau, siglo' patto di alleanza con il califfato jiadista patron dell'Isis.

Oggi la leadership de Boko Haram, è passata ad Abu Musab Al-Barnawi, il quale oltre a perfezionare la strategia di terrore nel nord della Nigeria, ha perfezionato la ricerca e fornitura bellica dei vari gruppi jihadisti sunniti e salafiti, questo grazie anche al supporto politico di gruppi nigeriani e siriani ostili alle attuali governance locali.

Come già detto in una precedente pubblicazione, l'Isis la quale lotta contro l'occidente è data da motivazioni economiche e non religiose, investendo nella povertà dei popoli del quadrante nord africano desunto da note alleanze, grazie al braccio armato de Boko Haram si è ramificato in Italia, grazie ovviamente a supporter di apparati deviati, che facendo divenire la penisola italiana un grande campo profughi, si pensi che sul territorio italiano ci sono circa 1mln di migranti di cui si son perse le tracce, hanno posto a rischio la sicurezza nazionale, perché vi chiederete, presto detto.

La ramificazione de Boko Haram o Mafia Nigeriana, ha uno scopo principe, capitalizzare i flussi di denaro derivanti da attività illecite, quali traffico internazionale di armi, di sostanze stupefacenti, racket della prostituzione e traffico di esseri umani, questo grazie alle intese con la criminalità organizzata, la quale in tutto questo oltre agli interessi nei business di cui sopra, ha ripreso il business del traffico di rifiuti pericolosi, semmai fosse stato interrotto, business questo da nove/dodici zeri e che vede uno scambio di partite/favori,  seguendo le piste della giornalista Ilaria Alpi.

Questo è uno dei motivi perché l'Italia non è mai stata colpita per ora da atti terroristici, perché la malavita italiana supportata da gruppi di potere deviati, garantiscono che l'Italia grazie al traffico di esseri umani sia un grande campo di accoglienza,  pertanto è un territorio prezioso al momento, perché è un grande laboratorio ove perfezionare il core business della macchina del terrore per attaccare l'economia dell'Europa, quella stessa Europa che conosce quasi sicuramente almeno a grandi linee l'obiettivo dell' Isis ed è per questo che cerca di isolare il problema immigrazione nel territorio italiano, come fonti d'intelligence documentano, ponendo in essere azioni volte a limitare il potere di sovranità del governo italico asservendolo sempre più all'Europa cosi da consentire a quest'ultima l'adozione di contromisure per difendere i propri interessi dagli attacchi economici con la strategia del terrore, a discapito del popolo italiano, cosa che l'Inghilterra ha capito in tempi non sospetti avviando poi il processo lungimirante di uscita dall'Europa.

Or bene, queste analisi investigative, dai ns "servizi" non sono considerate adeguatamente, ancora oggi, cio' è molto pericoloso per la sicurezza nazionale, in quanto se continuiamo a sottovalutare il fenomeno, ci troveremo ben presto con un grande problema istituzionale, perché per aggredire l'economia del vecchio continente, devono impossessarsi del sistema istituzionale italiano, così da rendere lo stesso un cavallo di troia in Europa.

Quindi in conclusione l'analisi di una lunga serie di fatti e circostanze, lascia trasparire la presenza di un manager o più registi occulti, dietro questa strategia per la conquista del potere economico del vecchio continente in favore di una cerchia di pochi eletti, che grazie al braccio armato dei popoli più affamati del mondo, vogliono conquistare il mondo.

Ecco perché non si è mai dato corso alle politiche di sviluppo in questi paesi, oggi fabbricanti di terrore, perché servivano come manovalanza ai gruppi di potere su richiamati.

Ed ecco anche perché chiunque nel mondo istituzionale e non solo riteneva che la migliore forma di accoglienza era ed è nelle loro terre, è stato emarginato, come anche chiunque abbia avuto l'ardire di investigare sui traffici dei rifiuti pericolosi e tossici, verso quel continente, non solo riferendosi alle inchieste della giornalista Ilaria Alpi, ma anche a quelle di più recente memoria come i rifiuti prodotti dagli scavi del Terzo Valico.

Sii quel Terzo Valico, ove tonnellate di rifiuti, sono finite oggetto di esame in numerose inchieste nonché business di imprenditori senza scrupoli con la copertura di apparati deviati, ove migliaia di persone sono state esposte ai rischi derivanti da tali rifiuti, il quale scotto lo pagheranno sulla propria pelle tra qualche decennio gli esposti, ma il resto della popolazione oltre il decennio per gli enormi costi sociali che tali condotte criminali portano con sé.

Il potere economico è l'unico interesse della famigerata macchina del terrore, dobbiamo investire in sicurezza e prevenzione, come nel Cyber Space, ove gli imprenditori del terrore investono parte dei capitali per aggredire i mercati finanziari.

Questa è una guerra mondiale 10.0, la peggiore di tutte le guerre, perché è fatta di strategie di alto livello che non ti attaccano fisicamente ma dall'interno, senza armi, con intelligenza, l'arma di distruzione più potente al mondo.

                    

Security Expert, 

Intelligence Analyst & Terrorism Expert

sabato 3 dicembre 2022

Terrorismo e ...........

Qatar, Mondiali e Terrorismo. 

Lanciano minacce anche all'Italia e annunciano nuovi attacchi anti-occidentali, gli integralisti islamici. 

Lo Stato Islamico ha esordito subito esortando, su canali social pro-califfato, i propri seguaci ad attaccare il Paese del Golfo durante la manifestazione sportiva, con operazioni che potrebbero ricalcare il modus operandi seguito dalla maggior parte delle operazioni dello Stato islamico degli ultimi anni: attentati ispirati online ma materialmente eseguiti da individui anche senza connessioni personali con i leader e i quadri dell’organizzazione che fu di Abu Bakr al-Baghdadi. 

Anche al-Qaeda non ha fatto attendere proprie dichiarazioni, di carattere più vago e meno diretto, ricalcando la strategia più paziente, e di basso profilo, del gruppo. 

La propaganda di al-Qaeda si è scagliata contro il Paese organizzatore per aver accolto Paesi considerati dall’organizzazione come nemici della religione islamica e per aver portato corruzione nella penisola che fu del profeta Maometto.

Eppure, il Qatar è considerato da molte agenzie di intelligence occidentali come uno dei principali finanziatori statali del terrorismo internazionale.

Istituti bancari ed enti di beneficenza islamici del Paese sono ritenuti collegati a diversi gruppi terroristici affiliati di al-Qaeda come al-Shabaab e al-Qaeda nella Penisola Arabica, oltre a diversi gruppi islamisti coinvolti nella guerra civile siriana (tra cui anche l’ex Fronte al-Nusra, che nacque come branca siriana proprio di al-Qaeda).

Altresì è utile ricordare che il piccolo Paese arabo consente il rifugio a diverse personalità legate al terrorismo tra cui alcuni sanzionati dalle Nazioni Unite e inseguiti da mandato d’arresto internazionale dell’Interpol. 

Due esponenti di spicco di Hamas come Khaled Meshaal e Esmail Aniyeh, che continuano a propugnare lo scontro armato contro Israele, sono domiciliati nella capitale qatarina. Hamas e il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina, anch’esso con legami con l’establishment del Qatar, hanno in questi giorni elogiato gli attentati avvenuti lo scorso mercoledì a Gerusalemme, che hanno portato alla morte di due civili. 

Ciò ha poi causato critiche anche per la decisione del governo del Qatar di ospitare il predicatore islamico indiano Zakir Naik durante la manifestazione sportiva. 

Naik è noto per i suoi sermoni televisivi, considerati da alcuni Paesi (fra cui anche il Regno Unito, dove sono vietati) di vero incitamento all’azione. 

Le autorità antiterrorismo indiane hanno legato il nome di Naik anche all’attentato di Dhaka del 2016, dove un gruppo di terroristi affiliati allo Stato Islamico uccise ventiquattro civili nella capitale del Bangladesh, fra cui anche nove italiani.

Mentre anche singoli individui con residenza in Qatar sono sospettati di aver svolto un’attività di finanziamento, sia per lo schieramento qaedista sia per lo Stato islamico. 

Altre forme di finanziamento derivano anche dal pagamento dei riscatti dai rapimenti organizzati da gruppi legati al terrorismo jihadista. 

Il Qatar è infatti un importante broker, capace di usare la propria influenza per ottenere la liberazione di ostaggi, anche se a costo di milioni di dollari, che in passato sono finiti nelle casse di gruppi legati ai principali schieramenti della galassia jihadista, come già accennato in precedenti informative, proprio a firma del sottoscritto.

In un comunicato diffuso attraverso un sito filo-islamico su Internet, la "ala militare" del sedicente Esercito di "Jund al-Sham", gruppo radicale finora sconosciuto, avverte "i sostenitori del demonio, l'America, la Gran Bretagna e l'Italia, e tutti coloro che hanno profanato le terre dell'Islam", e li avverte di "essere pronti alla grande sorpresa" giacchè, è l'ulteriore monito, "l'operazione in Qatar" sarà "l'inizio". 

Come già per la nota di rivendicazione, che era contrassegnata sinistramente dalla dicitura "numero uno" e in cui si preannunciava un successivo e più circostanziato messaggio, l'autenticità del comunicato minatorio odierno non ha finora potuto trovare conferme o riscontri indipendenti, al momento, ma fonti d'intelligence sostengono la veridicità, quindi, teniamo alta l'allerta sul tema del terrorismo islamico, invitando il governo Italiano, a non abbassare la guardia, reclutando anche ulteriori esperti sul tema, se necessario, probabilmente siamo su di una bomba ad orologeria. 

2022.11.28.Rome.IT

EP 
Information Warfare, Security and Defense
International Risk & S.E.
Terrorism Expert
Intelligence Analyst

sabato 19 agosto 2017

Guantanamo Europea

Guantanamo Europea

In tema di potenziali terroristi integrati, essendo gli stessi molte volte già di seconda generazione, sarebbe opportuno valutare, stante anche il rapporto dell'Europol i cui dati sono preoccupanti, l'istituzione di una Guantanamo Europea, al fine di recludere preventivamente soggetti sospettati di attività terroristica.
Questa soluzione non solo permetterà una migliore attività investigativa, ma fungerà da struttura di prevenzione e sorveglianza, un ulteriore strumento ai fini preventivi per la sicurezza pubblica, che ovviamente godrà di leggi speciali ad hoc.

EP
Security Expert & Analyst Intelligence I.R.

mercoledì 21 giugno 2017

Le Rotte dello Ius Soli

In questi giorni dopo aver assistito ad alcune considerazioni del Generale Guido Landriani, che ringrazio per la lezione di Diritto Generale, voglio condividere alcuni:

"ASPETTI PRATICI DELLO IUS SOLI, IGNOTI AGLI ESTENSORI DI UNA PROPOSTA DI LEGGE SUICIDA.

Karim è nato in Italia da genitori stranieri e, con la legge dello ius soli, è diventato cittadino italiano.

All'età di dodici anni torna nel suo Paese d'origine perché i genitori non hanno più intenzione di restare in Italia.

Karim è comunque un cittadino italiano e questo significa, ANCHE SE GLI ESTENSORI DELLA PROPOSTA DI LEGGE LO IGNORANO, che la Repubblica Italiana è tenuta a tutelarlo anche nella sua nuova destinazione.

Nel suo Paese d'origine, l'obbligo scolastico si ferma a tredici anni anziché a sedici come in Italia, ne consegue che i genitori di Karim, in questo aspetto soggetti alla legge italiana, commetterebbero un reato se non gli facessero proseguire gli studi.

Karim è coinvolto nelle stupidaggini che fanno i ragazzi, qualche bravata, qualche rissa, qualche furtarello. Per ognuna di queste situazioni, il Consolato Italiano è obbligato a seguire la faccenda ed eventualmente a promuovere una difesa legale per il cittadino italiano Karim.

Karim segue i costumi sociali del suo Paese e si sposa con una bambina di dodici anni dopo averla messa incinta, in Italia questo è un reato ed è contestabile d'ufficio lo stupro di minore, essendo Karim un cittadino italiano la Procura competente per i reati all'estero dovrebbe intervenire.

Karim non ha voglia di lavorare e finisce in miseria dopo aver commesso anche qualche piccolo reato. La Repubblica Italiana deve provvedere al rimpatrio del cittadino italiano Karim, della sua sposa bambina, dei suoi figli.

Dopo aver lavorato nel suo Paese d'origine per tutta la vita, Karim decide di tornare in Italia per richiedere la pensione sociale che gli spetta di diritto in quanto cittadino italiano.

L'INPS paga.....gli Italiani pagano !!!

Come si vede, al di là del fatto che una volta che Karim avrà ottenuto la cittadinanza italiana i suoi parenti avrebbero tutti titolo per richiederla anche loro, la concessione della cittadinanza a Karim in base allo ius soli e senza ulteriori rigorosi criteri è una emerita stupidaggine, un'offesa al concetto di legalità e di Nazione ed un buco mostruoso nella spesa pubblica a carico sempre degli Italiani."

Senza dimenticare che l'aspetto giuridico e sociale con determinate provenienze, è incompatibile, dobbiamo ricordare che da queste rotte e scellerate scelte politiche si favorisce l'incubazione senza nessun controllo neanche minimo, di cellule dormienti di apparati del terrorismo jihadista e non solo, garantendo così la ramificazione di una rete terroristica di seconda generazione, che ci vedrà sempre più esposti e vittime di questa strategia del terrore, che oscuri personaggi a supporto di spregievoli politicanti stanno favorendo anche con lo Ius Soli, per meri interessi economici individuali passando su migliaia di cadaveri futuri.

f.to Ennio Pietrangeli
Analyst Intelligence I.R. & Security Expert

martedì 6 giugno 2017

Terrorismo, Territorio e Sicurezza Complementare!

Alla luce delle ultime informazioni dei servizi d'Intelligence, nonché degli ultimi attentati, si ritiene necessaria la disamina di una riforma legislativa del comparto sicurezza, nello specifico della figura professionale delle gpg, incaricato di pubblico servizio, al fine di renderla parte integrante del sistema sicurezza nazionale sia sotto il profilo legislativo sia operativo.
Questo passo è necessario per affrontare al meglio le emergenze terroristiche del futuro con la giusta attività di prevenzione e sorveglianza dei territori, perché un buon sistema di sicurezza del territorio non può prescindere da sorveglianza primaria e costante, coinvolgendo una platea di attori sempre più ampia e professionalizzando al meglio tutte quelle risorse umane di cui si dispone, come le gpg, lasciate ai margini del sistema di sicurezza, in modo errato e scarsamente lungimirante.
Il ns supporto è a disposizione delle autorità per iniziare un inversione di rotta, quanto mai ad oggi necessaria.

Per CC-RTI
EP
Security Expert, Intelligence Analyst & Terrorism Expert I. R. 

martedì 23 maggio 2017

Manchester e Terrorismo

Il Mondo, l'Europa ancora contano Morti e Feriti causati da Attentati Terroristici, la cui matrice continua ad essere la stessa.
Questa sta diventando una guerra tra due mondi ed uno dei veicoli è la tratta dei migranti che per modalità e numeri sfondano la rete di sicurezza.
Il ns Paese deve necessariamente provvedere nell'immediato con il blocco navale a protezione dei confini e poi con altre misure necessarie alla sicurezza del sistema Italia.

EP
Analyst Intelligence & Security Expert

mercoledì 21 settembre 2016

HOMELAND SECURITY EP@


La CC-RTI è specializzata in protocolli di sicurezza nazionale ed internazionale, analisi dei rischi, intelligence, consulenza, secondo il Protocollo Internazionale Antiterrorismo  denominato HOMELAND SECURITY@
La ns esperienza ventennale come Security Specialist S.M., Security Consultant H.S., International Risk & Security Expert, e' a disposizione per chiunque ritiene che la propria attività sia esposta a rischi di attacchi.

LA NS SPECIALITA' E' LA VS SICUREZZA